Costretto a succhiare un gruppo di 5 arabi – la mia vera storia.

Avevo vent’anni, non ricordo l’età esatta, ma ero già sposato con un figlio e spesso ero in viaggio per lavoro.

Dopo una dura giornata di prospezione, decisi di andare a trovare un amico che si era da poco trasferito in una casa popolare nella zona di Lione. Erano circa le 18:30 e avevo intenzione di salutarlo e bere qualcosa prima di tornare da mia moglie.

Ho trovato facilmente l’edificio B5, ma quando sono arrivato alla porta c’era un codice di sicurezza con numeri di porta associati a nomi, ma non sono riuscito a trovare il nome del mio amico e lui non rispondeva al telefono.

Un po’ deluso, ho deciso di andarmene. Non era una deviazione lunga e potevo tranquillamente rimandare l’aperitivo al giorno successivo (ho imparato a non annunciare il mio arrivo in anticipo).

Mentre stavo per andarmene, ho sentito qualcuno chiamarmi: “Che ci fai qui, dandy?” Va notato che indossavo un completo.
Quando mi sono girato, ho visto cinque giovani arabi di 17-20 anni (credo). Ho detto loro che stavo cercando Jamel.
Mi hanno detto che non c’era nessun Jamel e che dovevo essermi sbagliato.

Ringraziandoli, mi preparai ad andarmene, ma mentre li superavo (si erano avvicinati a me), mi bloccarono la strada.
“Scusatemi”, dissi.
“Dove vai così di fretta? Di fretta, turista?” rispose il più anziano del gruppo e continuò: “Hai il diritto di passare, amico mio”

Sembrava un vero e proprio racket… ma lui continuò: “Ci farai un pompino”
A queste parole, gli altri ragazzi del gruppo scoppiarono a ridere e io, sorpreso, dissi: “Cosa? Siete impazziti?”

Appena pronunciate le parole, fui schiaffeggiato da un altro ragazzo: “Ci succhierai tutti”

Dopo di che, tutto accadde molto rapidamente. Mi afferrarono per le braccia e mi trascinarono giù per delle scale che portavano a una cantina.

In una delle cantine c’erano una vecchia poltrona e un tavolino basso con le gambe tagliate a 50 cm. Mi hanno spogliato fino alla biancheria intima e mi hanno costretto a sdraiarmi sul tavolo, fissandomi con una specie di cinghia.

Poi quello che presumo fosse il capo mi disse: “Inizierai con me, idiota”

Poi si è abbassato la tuta e le mutande, rivelando un grosso pene circonciso e semi-eretto.

“Dai, apri bene e succhiami”, disse.

Nonostante i miei sforzi per girare la testa ed evitare il suo membro, mi afferrò per i denti con entrambe le mani e mi costrinse a spalancare la bocca. Ricordo che gli altri ridevano mentre lui si metteva a cavalcioni su di me e mi infilava il pene in bocca.

Si avvicinò al mio viso e mi penetrò completamente, dicendo: “Ingoierai tutto”.
E poi quello che presumo fosse il capo mi disse: “Inizierai con me, idiota”

Poi si è abbassato i pantaloni della tuta e le mutande, rivelando un grosso pene circonciso e semi-eretto.

“Dai, apri bene e succhiami”, mi disse.

Cercai di girare la testa per evitare il suo pene, ma lui mi afferrò i denti con entrambe le mani e mi costrinse a spalancare la bocca.

Ricordo che gli altri ridevano mentre lui si metteva a cavalcioni sulla mia faccia e mi infilava il pene in bocca.

Si avvicinò alla mia bocca e la penetrò completamente, dicendo: “Lo ingoierai tutto”

Dopo alcuni movimenti e soprattutto dopo aver emesso un gemito spingendo il suo cazzo così in profondità nella mia gola da farmi venire le lacrime agli occhi.

Per qualche secondo mi sono sentita un po’ nel panico e gli ho detto: “Ok, se te lo succhio non mi farai niente, vero?”
E lui ha risposto tirando fuori il suo cazzo dalla mia bocca: “Sì, ci succhierai tutti e basta”

Mi infilò di nuovo il cazzo dentro, muovendo i fianchi sopra di me. Non essendo abituata a succhiare, era la prima volta per me, quindi cercai di fare attenzione. A un certo punto, sentii il cazzo irrigidirsi e poi sentii lo sperma scorrere nella mia bocca, che sputai immediatamente.

Poi, un altro ragazzo prese il suo posto, con un cazzo che puzzava di sudore. Prima ancora di poterlo elaborare, sentii che anche a me stava diventando duro. Per riflesso mi sono toccato, gli altri se ne sono accorti e mi hanno abbassato i pantaloni.
Uno di loro ha detto: “Guardate, l’idiota sta diventando duro”
Io dissi loro: “È solo paura, tutto qui!”

“Sei un vero finocchietto, ci piace, bravo, sborra”

Il loro capo era sul divano e stava giocando con il suo cazzo mezzo duro (comprensibile, visto il carico che aveva appena rilasciato), un altro ragazzo si stava facendo succhiare da me e altri tre si stavano masturbando sopra di me. Uno mi stava anche massaggiando le palle.

Non ce la facevo più, perché i ragazzi facevano i turni e ovviamente erano meno veloci del loro capo. A un certo punto, uno di loro mi ha persino detto: ‘Continua a sputare, così sputo anch’io…’ o qualcosa del genere”

Fare sesso orale non è stato così spiacevole come mi aspettavo. Lo feci mentre mi masturbavo per qualche minuto ancora prima di eiaculare (non senza qualche difficoltà, devo ammettere). Uno di loro aveva già eiaculato sul mio petto nel frattempo, quello che stavo succhiando emise un gemito, ritirò il suo pene dalla mia bocca ed eiaculò sulla mia guancia. Infine, l’ultimo ha eiaculato sui miei genitali.

Ero sudato, coperto di sperma e il mio petto era appiccicoso. Ero davvero a disagio in quella posizione. Mi diedero un vecchio asciugamano sporco con cui potermi pulire e rivestire. Anche i ragazzi si stavano vestendo e andarono a fumare sul loro divano. Aprirono la porta e io potei uscire.

Alla fine, questa esperienza mi eccitò molto. Avevo 20-22 anni, era la mia prima esperienza gay e, poco dopo, avevo molti progetti con i ragazzi. Mi piaceva molto divertirmi con ragazzi giovani come me. Poi, qualche tempo dopo, ho avuto un’altra esperienza con un ragazzo virile, anche lui in modalità sottomessa. Credo che questo sia l’aspetto che mi piace di più, ma il ragazzo deve essere all’altezza del compito.